sabato 3 ottobre 2009

Massoneria e Illuminismo a Venezia


















Venezia, bella nel 1707, quando nacque Carlo Goldoni, così come nel 2008; bella nella sua grazia forte e struggente, Venezia dove l'aria è molle e vaporosa, l'acqua e il cielo hanno tutti i colori, tutti i toni più estenuanti e più suadenti, e chiese e palazzi e campanili sono parte e cornice e scenografia del quadro, del sogno orientale...
Così scrive Giancarlo Galan - Presidente della Regione Veneto - nella sua presentazione al libro Massoneria e Illuminismo a Venezia - Carlo Goldoni e Le Donne Curiose, dedicando altresì questo libro a quella Venezianità di cui si è fatto carico Luigi Danesin - già Sovrano Gran Commendatore Gran Maestro della Gran Loggia d'Italia degli A:. L:. A:. M:. Palazzo Vitelleschi - trasportandola sulla terra ferma e lavorando per coniugarla con i princìpi di una Italianità che fosse compatibile con le Leggi dello Stato e dell'Onore, così come anche fuori dai confini nazionali, in Europa.
Questo è il motivo per cui la Società Serenissima di Londra accoglie con particolare stima, affetto e gratitudine l'omaggio al grande Veneziano - sottolineando, in particolare, il proprio impegno nel diffondere i Valori Tradizionali della Venezianità nel Mondo e nell'essere portatori di Solidarietà nel Mondo, secondo la Cultura e la Tradizione del Trinomio Libertà, Uguaglianza, Fratellanza.
Tutto ciò può aiutarci a valutare con appropriatezza la presenza culturale di Carlo Goldoni nel Secolo dei Lumi: se la sua Opera in qualità di commediografo non fu esattamente una collezione di dottrine filosofiche, certo è che rappresentò un movimento di idee che rispecchiava in sé la grande esigenza rinnovatrice della borghesia settecentesca e dunque come tale merita di essere valutata, considerando inoltre che i Lumi della Ragionedi cui parlano gli Illuministi non sono qualcosa di ben determinato, non sono legati ad una specifica forma di razionalità, ma indicano un habitus mentale caratterizzato innanzitutto dal dovere, che ogni Illuminista sente vivissimo, di diffondere la Cultura e di fare della Ragione uno strumento di elevazione dell'Umanità.
Voltaire, pressoché coetaneo di Carlo Goldoni, condivise con lui in Terra di Francia le intense emozioni del Secolo dei Lumi, catturato dal grande dibattito su Etica, Libertà, Ragione: nulla di trascendentale né di immanente; infatti è proprio Voltaire che, dalle pagine del Candide, di fronte agli innumerevoli mali concreti dell'Umanità, bolla con il marchio del ridicolo l'ottimismo metafisico del secolo precedente, svuotandolo di significato: "Se questo è il migliore dei mondi possibili, cosa saranno mai gli altri?".
Da non trascurare, infine, l'analisi contestuale diacronica dei movimenti storico-politici che accompagnarono la vita di Carlo Goldoni: l'Esprit des Lois pubblicato a Ginevra nel 1748 da Charles-Louis de Montesquieu, uno dei più rappresentativi Autori dell'Illuminismo; la Dichiarazione dei Diritti votata a Filadelfia nel 1774; la Rivoluzione Americana conclusa con il Trattato di Versailles nel 1783; la Dichiarazione dei diritti dell'uomo e del cittadino nel 1789, che costituì la base della democrazia borghese moderna.

Massoneria e Illuminismo a Venezia
Carlo Goldoni e Le donne curiose
a cura di Luigi Danesin
Atanòr Editrice, 2008